24 ottobre 2010

Go green

Gli anni '80, quelli che ci videro alla luce, epoca di almeno apparente boom economico (fino all'87) e comunque anche gli anni '90, che ci hanno visto crescere, sono stati, per la maggior parte del mondo occidentale, un'epoca fortemente consumistica. Anche i capelli delle signore, gonfi a più non posso, rispecchiavano l'abbondanza e l'eccesso dei consumi dell'epoca.

L'avvento del 2000-2001, con lo scoppio della "e-bolla" e con il terribile episodio delle Torri Gemelle, ha visto progressivamente un "come-back", ovvero il singolo nel contesto ha preso progressivamente coscienza dell'eccesso in cui la società era piombata: c'è stato un ritorno alla spesa vicino casa, ai prodotti locali, al c.d. "bio", al fatto che se dopo di noi vogliamo che ci sia ancora qualcuno.....dobbiamo fare attenzione alle nostre risorse.

Questo post non vuole essere un'inno al risparmio od all'ambientalismo, penso però: siamo quello che mangiamo e quello che seminiamo è quello che noi stessi ci troveremo fra 30 anni...senza bisogno di pensare a spot che fanno riferimento ai nostri figli ed alla montagna di plastica in cui si ritroveranno. Se anche vogliamo essere egoisti, e pensare semplicemente a noi stessi più in là nel futuro, posizioniamo 4/5 sacchetti per differenziare (generico, carta, vetro, plastica....e l'umido dove c'é), e facciamo attenzione agli sprechi.

Guardate in alto: ancora lampadine tradizionali? una lampadina a basso consumo può costare un pochino in più, ma dura n volte tanto e consuma n volte di meno. Fidatevi. Cambiatele.

L'acqua. Ma vi rendete conto di quanta parte di questo globo non può aprire il rubinetto ed avere accesso a questa risorsa? personalmente, pur amando l'acqua e le grandi abluzioni, perchè mi ricordano il mare, ci penso ogni volta che apro il rubinetto. Che c'è qualcuno che sta costruendo, in fondo non lontano da noi, un pozzo per un villaggio. Please think about it.

Il detersivo. Basta la metà della metà di quanto indicato nell'etichetta posta sulle confezioni. Please try it.

Staccate. Staccate la spina ogni volta che potete. Non c'è bisogno di tenere questo mondo in stand-by. La televisione, il caricabatterie ed ogni oggetto simile resterà a vostra disposizione anche se non è sempre collegato. Se poi comprate una "piattina" come la chiamo io, una "presa multipla con interruttore" che è forse la dicitura corretta in italiano, con uno, due o tre clack a seconda del numero di prese multiple spegnete tutti gli apparecchi elettronici che dovete. Anche la bolletta vi ricompenserà.

Segue, spero, con commenti ed ulteriori aggiunte, perchè tutto questo è importante. Go green!

3 commenti:

  1. a proposito dell'acqua..meglio bere quella del rubinetto che comprare quella contenuta nelle bottiglie di plastica.pensiamo allo spreco, pensiamo agli sbalzi di temperatura a cui le bottiglie sono sottoposte durante i viaggi nei camion, per non parlare poi del periodo estivo, dove le temperature subiscono cambiamenti notevoli.Occorre sensibilizzazione da parte di tutti di fronte a queste tematiche, da parte mia in primis

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  2. Ali, hai proprio ragione! per superare il problema acqua in plastica, in una città come la mia dove dal rubinetto purtoppo esce acqua molto calcarea (la serpentina della lavatrice non perdona), la soluzione è stata affidarmi alle brocche filtranti...fortunatamente l'esterno (caraffa) si compra una volta (o forse due) nella vita ed i ricambi filtranti sono riciclabili..comunque non sono la migliore ed anzi sono solo all'inizio, spero invece di, magari anche tramite questo blog, poter ricevere consigli da persone più esperte in tema di rispetto dell'ambiente...Non dimentichiamo che i notri errori li ritroviamo poi nei tanto amati fiumi e mari! L'ecologia è una catena, quando rispetteremo quest'ambiente lo stesso ci vorrà più bene..
    A presto

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  3. si giusto,le brocche filtranti sono usate per ovviare a questo problema, conosco anche io persone che ce l'hanno,ed è un ottima soluzione.

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