27 ottobre 2010

Abbassiamo i toni...ed il rumore

Siamo un popolo con un vizio innato: urliamo. Sono stata su molteplici spiagge italiane, sei vittima del vicino di ombrellone che ti vuole far sapere per forza i fatti suoi, "parlando" al telefonino: "Ah, perchè mio marito lavora, ci raggiungerà solo più tardi, mio figlio è qui nella piscinetta, eh mia suocera...sì è qui con noi, ma per il momento è a casa (con un sottintendere di "fortunatamente").

Non parliamo del treno. Passati i bei tempi in cui si poteva sonnecchiare tra una fermata e l'altra, o leggere concentrati un libro, dalla diffusione del telefonino cellulare per ore c'è l'altalenarsi delle suonerie (dalla business "bip bip" all' ultimo ritrovato della disco dance).

A volte, invece, sono stata su spiagge oceaniche francesi, stracolme di individui, dove soprattutto, quando c'è alta marea, si arretra tutti insieme alla ricerca di un pezzettino di sabbia asciutta (e soprattutto di un'onda che non porti via te ed i tuoi oggetti personali). Ebbene, nonostante l'assenza di ombrelloni, lettini & co. e dunque della "distanza di sicurezza" presente tra due famiglie assicurata dai litorali italiani, vi assicuro che non mi è arrivato mai un commento privato alle orecchie dei nostri amici francesi (pur essendo questi ultimi anch'essi al passo con la tecnologia, se non avanti). Tutt'al più un: "Allez Jean, ne gênes pas la dame", detto da una signora mentre il bambino Jean gioca sulla sabbia, affinché io non sia colpita dalla sabbia sollevata da paletta e vento.

Il gioco di alzare i toni è poi un circolo vizioso. Se io urlo più del mio vicino, il mio interlocutore mi sentirà meglio (ed anche le ulteriori persone nei pressi)...e dunque l'escalation diventa fuori controllo.

Please abbassiamo i toni per il bene di tutti. Nonostante sia l'epoca della "real tv" e del mostrarsi, impariamo a tenere qualcosa per noi. Il silenzio è fonte di concentrazione e fa bene a tutti.

E' bello ascoltare il rumore delle onde, do you remind?

1 commento:

  1. condivido in pieno!!Purtroppo ci ritroviamo in una società dove conta l'apparenza, tutti corrono, tutti parlano non sanno ascoltare,del resto l'ascoltare richiede molta concetrazione, è difficile ascoltare anche noi stessi. Bisognerebbe ascoltare di piu, ascoltare il silenzio che ha un suono piu forte delle parole stesse.
    ps in effetti nelle spiagge italiane le urla e le conversazioni private sono all'ordine del giorno, ho assistito anche io a questo, per non parlare poi dei viaggi in treno, sarebbe da scriverci un libro.....

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